Le volpi e il sistema
- pinkfreudonline
- 17 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Ho una domanda per te, si proprio per te che stai leggendo. Ti è mai capitato ad un’interrogazione di prendere, per motivi discutibili, un voto in meno del tuo compagno che sapeva meno di te? Più di qualche volta, vero? A no, scusa, se sei quello che di solito prende di più non stai capendo. Sto parlando di lei, si dai hai capito, quella che scappa sempre e non la prende mai nessuno, la mia tanto amata e ricercata Meritocrazia. Eh già! Vediamo gente non fare nulla per mesi, avere quattro materie insufficienti a giugno ed essere rimandati in una soltanto. E dai ragazzi, si sa, se ne hai una…” Comunque vada sarà un successo” , come ha scritto una volta una ragazza su un compito in bianco ad agosto. E poi ci sei tu, che hai fatto ripetizioni, hai studiato giorno e notte, preso appunti cinque ore su cinque, ti sei fatto interrogare tre volte; hai preso quel 6, sudato, meritato, tuo. E vedi gente che passa senza sforzi, ‘facendo serata’ il venerdì e l’interrogazione del sabato non si fa vedere. Ci dicono: fai il tuo e non guardare gli altri. E cosa ne consegue? Il sentirsi presi in giro, dai compagni e dal sistema. Studenti come te che però fanno i furbi e vanno avanti, una scuola che assiste inerme e ripete discorsi già sentiti e frasi fatte. Quello che però ho imparato è che così si fa nella vita, bisogna sapersi vendere, bene. Non importa cosa sai fare veramente, ma quello che dai l’idea di sapere. Dite stia sbagliando? Scusate, ma l’ho imparato a scuola. Non si dice che è qui che insegnano sani principi? Beh ringrazio di avermi preparato al mondo là fuori.
Grazie a tutti per la lettura!
Ah, quasi dimenticavo, se vedete Meritocrazia fatemelo sapere, magari entro giugno, perché non credo di essere ancora così brava a ‘vendermi bene’.
A. Uscita n. 2 a.s 2018- 2019 , febbraio

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