LA MODA E L'ISPIRAZIONE
- pinkfreudonline
- 21 gen 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Ormai lo possiamo notare quasi ovunque: dalla sfera musicale a quella letteraria,
dall'ambito culinario a quello scolastico. Facciamo continui richiami al passato, ci
confrontiamo con ciò che è accaduto prima di noi, con la storia che ci ha preceduti, che
ha diffuso usanze, tradizioni, mode e atteggiamenti, i quali sono diventati caratteristici
per distinguere un determinato periodo storico da un altro. Il tema che abbiamo
affrontato in questo numero è stato il cambiamento, le conseguenze a cui esso porta,
l'impatto che abbiamo con questa fase della nostra vita che sappiamo essere
profondamente influenzata dalle modifiche, innovazioni e la posizione che noi oggi
assumiamo nei confronti delle trasformazioni sociali. In questo piccolo spazio di cui
dispongo, voglio ampliare il concetto di cambiamento, anzi, desidero farvi notare come
noi, oggi, ci siamo posti non più con distacco e lontananza rispetto ai decenni dei nostri
genitori, bensì, credo quasi involontariamente, li abbiamo attualizzati. La moda è un
campo che mi ha sempre rapita. Essa espone in modi sgargianti ed eleganti l'idea che
diventa concreta e che non si ferma a soddisfare colui che l'ha pensata, tutt'altro: la
moda riesce a diffondere benefici, aiuta l'animo dell'artista a tentare di superare i limiti
della mente e dei suoi bozzetti astratti. Inoltre penso che sia legata anche alla sfera
emozionale individuale. Dopotutto suppongo che noi tutti abbiamo a cuore la nostra
maglietta o sciarpa preferita, quella con cui abbiamo segnato il primo goal, o abbiamo
dato il nostro primo bacio, o il bracciale che ci è stato regalato da qualcuno per noi
importante. La moda è un campo ramificato. Attraverso di essa ci è possibile gridare
tutto quello che a voce non sapremmo esprimere. È arte, in quanto l'arte stessa ha il
compito di trasportarci nel mondo di colui che crea e che inventa, e questo è ciò che fa
anche la moda. Cosa ci ha lasciato, però, il passato, per quanto concerne la produzione
e il confezionamento di un abito? Vi invito a porvi voi stessi questa domanda, poichè
per quanto specifica sia propone una riflessione molto più estesa, che ci riporta ad
avvalerci di tutte le nostre conoscenze e di tutte le nostre esperienze. Siamo passati dai
corpetti che toglievano il respiro alle parrucche bianco-sporco, che erano sicuramente
nelle nostre immagini mentre abbiamo pensato ai re e alle regine della storia. Abbiamo
raggiunto l'epoca delle perline e degli abiti con le luccicanti frange, che muovevano
l'atmosfera danzante degli anni 20. Siamo stati capaci di toccare con mano, magari, le
fotografie delle nostre nonne mentre si dirigevano ai pranzi domenicali, tutte abbigliate
e con scarpette di vernice nere sulle quali ci saremmo potuti specchiare. E poi? Loro: i
mitici anni 80. Di seguito non potrò certo contenere il mio amore nei confronti di quel
decennio, che è stato letteralmente un'esplosione di colori, allegria, musica e giochi. E'
nata in quegli anni l'idea di “disco-party” a cui noi ci ispiriamo. Parliamo di ragazzi e
ragazze che perdevano ore con la lacca, da spruzzare rigorosamente secondo una
certa angolazione sui capelli, oppure nello scegliere il giusto vestito che avrebbe fatto
illuminare l'intera sala. Ma cosa è rimasto di questo? La mia risposta è: guardiamoci! I
jeans a vita alta e i pantaloni a zampa di elefante, la permanente, i colori vivaci dei
nostri maglioni, il trucco, la scarpa “da tennis”, il giubbotto di pelle, il vintage a cui siamo
così affezionati... sono tutti concetti che, se chiedete ai vostri genitori, erano la MODA
dell'epoca del ballo e del divertimento. Mi piace pensare come noi non abbiamo
cambiato radicalmente il nostro modo di fare moda ed essere alla moda. Noi ci siamo
ispirati, siamo stati creativi e strategicamente attenti a rendere nostro questo modo di
esprimerci attraverso l'abbigliamento. L'idea del cambiamento e dell'ispirazione quindi,
per me, possono essere molto vicine: la moda è riuscita, come disciplina e come arte, a
smuovere nell'animo di qualcuno la passione per la creatività e il genio artistico, ma
non come puro fatto estetico del bello; è per questo che l'idea di parlavi di ciò mi ha
divertita: la moda non esiste solo per qualcuno. In qualche modo tutti ne facciamo
parte e non centra nulla con il vestirsi “bene”o con l' “essere belli”, in quanto questa è
un'idea che ognuno interpreta a modo proprio e che può fare sua come preferisce:
seguire la moda, o meglio la massa, è tutt'altra cosa che farla!
di Eleonora Favaretti uscita n.1 a.s. 2019-2020, dicembre 2019
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