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IL CAMBIAMENTO NELLA VITA SCOLASTICA

Questo articolo nasce da una curiosità personale, da alcune domande che mi sono posto recentemente e che volevo condividere con altri ragazzi che stanno compiendo il mio stesso percorso scolastico. Mi sono chiesto come sia cambiata nel corso degli anni la mia vita scolastica, il rapporto con i/le compagni/e, con l'ambiente scolastico, le strutture...e quali fossero le mie aspettative cinque anni fa quando scelsi di venire in questa scuola. Ho scelto di fare queste domande ad 4 maschi della scuola, appositamente del triennio, poiché la mia esperienza mi ha reso consapevole di come i primi due anni siano di ambientamento, mentre nella seconda parte del percorso si acquisisce maggior consapevolezza dell'ambiente circostante e dei meccanismi che lo regolano. Tale confronto - perché di esso si tratta più che di un'intervista - vuole essere informativo e basato su una condivisione di esperienze. Ai 4 ragazzi ho posto due domande:” Quali aspettative avevi quando hai scelto questa scuola?” ; “Nel corso di questi anni, come ti sei trovato e come ti trovi ora?” .


Giovanni, di classe terza, sostiene che nel momento in cui ha scelto questa scuola era curioso di scoprire le Scienze Umane, materia che lo affascina molto, insieme a Diritto ed Economia. Per quanto riguarda le relazioni umane al biennio ha avuto qualche difficoltà con compagni di classe e professori, ma già dalla seconda parte del secondo anno si è trovato decisamente meglio con entrambi, rivalutandoli e riuscendo ad instaurare un rapporto

molto confidenziale con essi. Con il passare degli anni è avvenuto un miglioramento della situazione iniziale, ed ora che è entrato nel triennio le prospettive future sono positive.


Christopher, di classe terza, sostiene che per quanto riguarda le strutture si aspettava qualcosa di meglio, in quanto in molte classi ci sono crepe sui muri e la palestra ha dimensioni molto ridotte. Per quanto riguarda le materie le aspettative sono state rispettate, ma per quanto riguarda la questione insegnanti si aspettava più umanità da parte di qualcuno (specie per il fatto che ci troviamo in un liceo delle Scienze Umane, N.d.R.). Ad oggi la sua classe non è quella di partenza, ma con i suoi compagni si sta trovando abbastanza bene.


Gabriele, di classe quarta, sostiene che nel momento in cui ha scelto questo liceo si aspettava di poter ottenere una preparazione completa, per uscire da esso con una buona cultura. Nel suo percorso dice di aver trovato qualche difficoltà, ma ad oggi ha capito alcuni errori commessi e si sta trovando bene. E' convinto di aver compiuto la scelta giusta. Per quanto riguarda l'ambiente scolastico apprezza molto il progetto “DuDa”, affermando: “ Noi abbiamo bisogno dell'arte. Aiuta l'essere umano a ricercare la vera bellezza, che è soggettiva, intrinseca, troppo spesso oscurata e messa all'angolo dai numerosi impegni della vita ”.


Ermanno, di classe quinta, afferma di aver scelto questa scuola al terzo anno, dopo i primi due svolti al liceo Classico, in cui non si era trovato particolarmente bene. Non aveva molte aspettative, ma credeva che questa scuola potesse essere adatta alle sue capacità. Dopo una fase di ambientamento iniziale si è trovato molto bene, sia con i compagni che con i professori. Si dice soddisfatto anche dei Rappresentanti d'Istituto, sempre molto

disponibili ad accogliere suggerimenti, e della presenza costante del Preside, sempre cordiale con gli studenti.


Anche io, come Ermanno, frequento il quinto anno. Cinque anni fa, quando scelsi questa scuola, non sapevo bene cosa aspettarmi. Sicuramente all'inizio la netta prevalenza femminile mi ha scombussolato, ma a quella con il passare del tempo ci si fa l'abitudine (o forse no!); ero curioso di conoscere le Scienze Umane, di fare nuove amicizie e speravo di trovare un ambiente sereno in cui crescere. Ad oggi questo percorso sta volgendo a termine

e mi ritengo soddisfatto del piano di studi scelto, dei rapporti instaurati e della crescita personale che ho maturato in questi anni.


di Alessandro Benni uscita n.1 a.s. 2019-2020, dicembre 2019

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